In solidarietà con Ebba, Karl e Richard

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In Svezia tre attivistx per la liberazione animale sono attualmente prigionierx nelle carceri dello Stato dall’Aprile dell’anno scorso,
Richard è stato condannato a 1 anno e 9 mesi di reclusione, Ebba e Karl a 2 anni e 6 mesi. Le accuse riguardano azioni dirette contro
l’industria della pelliccia, in un Paese che conta 65 allevamenti di visoni e uno di cincillà. Le loro azioni, tra cui incendi e minacce dirette agli allevatori, in passato hanno portato alcuni allevatori alla rinuncia di aprire nuove allevamenti.
Richard ha fatto sapere di essere stato trasferito in un carcere di massima sicurezza, lontano dalla famiglia e dagli amici, tenuto sotto costante controllo tramite la registrazione delle conversazioni. Questo dimostra come lo stato reprima inevitabilmente chi si oppone in maniera diretta, senza deleghe, a un sistema basato sulla prevaricazione e la sopraffazione di altri esseri viventi, un sistema che difende il profitto a scapito della vita e della libertà di animali e umani. Le azioni dirette come le liberazioni di animali e i sabotaggi sono estremamente importanti, insieme ad altre forme di contrasto come i presidi e la controinformazione per creare un danno economico e indebolire questa industria di violenza e schiavitù, riportando l’agire
nelle nostre mani per sovvertire questo stato di cose. In un sistema capitalista basato sul profitto, ribellarsi e opporsi allo sfruttamento di altri esseri viventi
non potrà che significare scavalcare anche i confini della legalità quando necessario.
Sabato 7 Marzo a Milano durante i presidi contro le pelliccerie organizzati dal gruppo La Lepre alcunx attivistx hanno esposto uno striscione a sostegno e in solidarietà di Ebba, Karl e Richard. Particolarmente significativo il luogo della protesta contro la pellicceria Simonetta Ravizza, ovvero via Montenapoleone, simbolo del più becero consumismo della classe dirigente. In questa via
piena di negozi dei maggiori marchi di lusso, sono presenti diverse altre vetrine/cimiteri che mettono in mostra i cadaveri di animali trasformati in capi di abbigliamento. Sfruttamento
animale e umano, conformismo estetico, stereotipi di genere, trionfo della futilità e dell’apparire sono ciò che si nasconde dietro la sanguinaria industria della moda.

Per mandare cartoline e lettere di supporto:

Karl Häggroth
Box 3112
200 22 Malmö
SWEDEN

Richard Klinsmeister
Box 248
593 23 Västervik
SWEDEN

Ebba Olausson
Box 1005
718 92 Frövi
SWEDEN

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