RESOCONTO MOBILITAZIONI CONTRO IL MIFUR 2013 E LINK OPUSCOLO

Dal 3 al 6 Marzo si svolgeva a Milano il Mifur (salone internazionale della pelliccia e della pelle), il più importante punto di incontro europeo per gli addetti al settore. Abbiamo colto questa occasione per sfogare la nostra rabbia contro i responsabili di una delle forme di sfruttamento che si perpetuano nella nostra società, ovvero l’allevamento, la prigionia, l’uccisione, la cattura di animali come visoni, volpi, cincillà, ermellini, ecc. per il profitto dell’industria della moda.

Ogni amante della libertà non può che fremere di rabbia di fronte a questa cruda realtà.

La nostra lotta si inserisce in una critica più ampia alla civiltà industrializzata e all’assoggettamento della terra, degli animali e degli esseri umani in favore di una società piramidale basata sull’accumulo di merci e sull’economia.

Per questo motivo abbiamo cominciato la nostra mobilitazione portando un po’ di disturbo nel centro di Milano, simbolo della alienazione metropolitana e vetrina mondiale dell’industria della moda. La prima pellicceria visitata, Chierichetti (via S.Giovanni Sul muro 9) ha saggiamente scelto di chiudere i battenti giusto per la durata del nostro presidio, preferendo perdere in incassi che vedersi svergognata. La proprietaria in pelliccia si è fatta vedere inizialmente per scattarci delle fotografie, protetta da una scorta di sbirri, per poi rifugiarsi in un bar.

Il trasferimento verso le due successive pelliccerie si è trasformato in un corteo spontaneo per le vie a ridosso del Duomo e passando per p.zza della Scala; una 20ina di persone con striscione, cartelli, megafono e slogan hanno urlato quello che pensavano di questa moda assassina a chi spensieratamente era in giro a fare shopping.

Dopo altri due agguerriti presidi davanti alla pellicceria Manzoni 24 e a Nijolè (anch’essa ha deciso di chiudere i battenti per il presidio) siamo ripartiti/e in corteo percorrendo una delle vie più chic del mondo, sede dei più lussuosi marchi di moda: via Della Spiga, dove anche i/le turisti/e e i/le più ricchi/e consumatori/trici in preda allo shopping di alta classe sono stati/e messi/e di fronte alle loro responsabilità nel massacro degli animali. Al nostro passaggio le persone impellicciate si rifugiavano in negozi a caso e una pellicceria è stata difesa dalla digos.

 Un ultimo presidio di fronte a Dellera (via S. Damiano 6), ha chiuso la nostra intensa giornata di lotta. Il giorno successivo circa 30 persone si sono trovate di fronte ai cancelli della fiera di Rho dove si tenevano il Mifur e il Mipel. Per circa 3 ore i cancelli d’ingresso sono strati assediati e il nostro rumore rimbombava fino all’ingresso dei padiglioni dove pellicciai, stilisti e compratori da tutto il mondo conducevano i loro sporchi affari. Un presidio animato e incalzante non poteva mancare nel primo giorno di Mifur.

Decisi/e a rovinare in tutti i modi la festa a chi lucra sulla prigionia e sulla sofferenza degli animali, la stessa sera ci siamo presentati anche alla festa del 65esimo anniversario dell’AIP (associazione italiana pellicciai), la sfilata Italian Fur Fashion Night. Un evento in grande stile, con un centinaio di persone nei loro abiti più costosi che si accalcavano e si mostravano davanti al luogo dell’evento. Il nostro arrivo, assolutamente inaspettato, con cartelli, megafono e fumogeni ha destabilizzato il disgustoso spettacolo del lusso e della vanità che stava andando in scena in quel momento. I buttafuori hanno immediatamente aperto i cancelli buttando dentro la gente tra l’agitazione e la confusione.

La sera successiva, dedicata alle sfilate dei giovani emergenti, decine di poliziotti e digos erano pronti ad aspettare il nostro arrivo , ma abbiamo deciso di lasciarli a bocca asciutta. Che questi sfruttatori almeno sappiano che se vogliono festeggiare dovranno farlo protetti da un buon numero di servi dell’ordine.

La stessa notte si sono improvvisate altre tre brevi visite rumorose agli alberghi convenzionati con il Mifur, dove molti partecipanti pensavano di riposare tranquilli.

Chiunque fa affari sulla pelle degli animali saprà che questo non passerà sotto silenzio!

Di seguito trovate l’ opuscolo pubblicato in occasione del MIFUR.

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